CESTINI E CESTARI

Classe 5A, scuola primaria Baselga

Ecco alcune foto del nostro progetto “Cestini e Cestari”che si è concluso con la mostra interattiva durante la festa di Natale “Mistéri e mistèri”. Il progetto ha visto la partecipazione attiva del maestro Avi Massimo ed il cugino Avi Giuliano, che hanno insegnato agli alunni della classe 5A a costruire i cestini come si faceva un tempo. Durante la mostra hanno mostrato al pubblico come si intagliano le “stiche” e come si ricavano le “tompele” che servono per intrecciare i cesti. Gli alunni a loro volta hanno dato dimostrazione di come si costruisce un cestino e hanno guidato i genitori attraverso un percorso, spiegando l’arte dei “cestari”.

1.L’arte di  costruire cesti, gerle, cestini  è  una  tradizione popolare del nostro altipiano che veniva  tramandata  da padre  in  figlio  di generazione in generazione.

Questa  attività, come la costruzione di altri manufatti artigianali, veniva svolta soprattutto nel tardo autunno e in inverno quando le attività umane della  nostra povera valle quali l’agricoltura, il pascolo degli animali, il lavoro nei boschi, veniva sospeso per l’avvicinarsi della brutta stagione.

2.Quest’arte popolare veniva svolta  nelle  “are” (cioè degli spazi interni alle case che si trovavano perlopiù all’entrata), in cantina o anche nella stalla (in ogni casa ce n’era una) che  era il luogo sempre caldo per la presenza degli animali. Dalle  “are” si accedeva alla cantina, alla stalla, e, attraverso una scala, alla zona abitata dalle persone ( cucina, camere…)

Venivano costruiti soprattutto le gerle ( i cestoni) che  servivano per   trasportare legna, il fieno, gli ortaggi ( patate, capussi,…) e il “farlet” (le foglie cadute dagli alberi del bosco ). Il “  farlet” veniva usato nelle stalle per preparare il giaciglio alle bestie.

3.A  Piazze e Rizzolaga  c’erano le persone più esperte nella costruzione dei cestoni e già in primavera, con l’arrivo della bella stagione, molti uomini partivano da questi  paesi con pile di gerle e carretti di scale,  soprattutto verso Trento per venderli alle  varie fiere (la più importante era quella delle  Sante Croci in piazza  Fiera che si svolgeva , come tutt’ora)  nel mese di giugno).

4.In tutte le case c’era la cesta della legna  costruita intrecciando le strisce di nocciolo (tompele) tra le  asticciole (stiche) inchiodate su un fondo ricavato da un’asse di abete o cirmolo. Le “ stiche” per la costruzione di gerle o ceste della legna  vengono fatte “ speltando” pezzi  di tronco di abete. Le  “stiche” venivano lavorate col  “ ferro a due mani” su una panca chiamata  “caora”.

Per la costruzione di cesti e cestini rotondi  o bombati per la raccolta degli ortaggi nell’orto,  oltre alle  “tompele”  venivano utilizzate” le coste” ottenute spaccando a quarti i fusti del nocciolo.

5.Il materiale da intrecciare ( le  tompele) viene ricavato dal nocciolo, ma i noccioli non vanno tutti bene: bisogna  ricercare  quelli “ magri” cioè quelli la cui crescita  è stata lenta e si trovano nel sottobosco o nei terreni in pendenza. Non vanno bene quelli cresciuti in luoghi  molto umidi o in  zone infestaste da rovi, acacie e ontani.

6.Da  una quarantina d’anni a questa parti  qualche  persona  (ricordiamo i signori  Tomaso Micheli   (Sela), Gasperi Giovanni (Gian Galet), Bortolotti  Giocondo  (Gioco)  e probabilmente altri, hanno   iniziato la costruzione di ceste per  la raccolta di  funghi da portare a tracolla  ( vista la normativa provinciale sui contenitori per la raccolta dei funghi). Molti di noi che ancora oggi  costruiscono questo tipo di ceste lo devono a loro.

I signori Avi Massimo e Avi Giuliano svolgono tutt’ora, come hobby, questa attività e sono invitati spesso a feste popolari, sagre di paese, mercatini di Natale (Trento, Pergine Valsugana, Levico, Rovereto, Riva del Garda, Arco, Milano, La Spezia, EXPO 2015 e tanti altri) a mostrare e far conoscere quest’arte.

Spesso vengono chiamati  a fare dei laboratori rivolti ai  bambini.

Fanno parte dell’Associazione Culturale Pittori e scultori di Bedollo – Sezione Artisti di strada  e li trovate sul sito:

ARTI E ANTICHI MESTIERI

http://www.artieantichimestieri.it